San Gimignano
Patrimonio dell’umanità certificato dall’UNESCO, la città di San Gimignano è rimasto praticamente cristallizzato all’aspetto che aveva nel 1300, tanto da rappresentare uno degli esempi più interessanti di organizzazione urbana dell’età dei Comuni.
Situato su un colle che sicuramente ospitava un insediamento etrusco, le prime menzioni del borgo attuale sono comunque risalenti solo al nono secolo d.C.
San Gimignano nella storia
In quegli anni la città si trovava su una delle direttrici della via Francigena che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, percorse tra il 990 e il 994. Per lui questa tappa rappresentava la diciannovesima dell’itinerario di ritorno da Roma verso l’Inghilterra. L’arcivescovo rinominò il paese col nome di Sancte Gemiane, da cui proviene il nome attuale di San Giminiano, segnalando inoltre il borgo come punto di intersezione con la strada fra Pisa e Siena. Sancte Gemiane fu il nome del santo vescovo di Modena, famoso per aver difeso il villaggio dall’occupazione di Attila.
Dopo un periodo storico favorevole a livello economico e di crescita, dal 1300 il borgo conobbe un periodo di declino abbastanza marcato, favorito anche dalla peste che decimò la popolazione.
Cosa visitare a San Gimignano
Declino che, però, non intaccò la vena artistica del borgo e che vide, tra il XIV e il XV secolo, numerosi maestri delle vicinanze, soprattutto senesi e fiorentini, abbellire tutti i complessi ecclesiastici coi lavori di Memmo di Filippuccio, Lippo e Federico Memmi, Domenico Ghirlandaio, Piero del Pollaiolo e l’indigeno Sebastiano Mainardi.
Questo declino e la marginalità di San Gimignano, nei secoli successivi, furono le condizioni che permisero la straordinaria cristallizzazione del suo aspetto medievale, vanto attuale del borgo, che dal diciannovesimo secolo venne riscoperto e valorizzato anche oltre i confini italiani, divenendo famoso nel mondo.
La Manhattan del medioevo
San Gimignano è nota soprattutto per le torri medievali che si ergono in tutto il paese. Delle 72 totali che vennero edificate nei secoli oggi ne restano intere solo quattordici. La più antica è sicuramente la torre Rognosa, eretta nel XIII secolo, mentre la più rappresentativa e alta era la torre del Podestà, nominata anche Torre Grossa, dalla considerevole altezza di 54 metri.
L’intero borgo, comunque, dà l’idea di essersi fermato al 1500, e girare per i suoi vicoli e i suoi anfratti è foriero di continue sorprese e di una nostalgica sensazione di ritorno alle epoche medievali.